Da Marina di Caulonia a Terme Vigliatore: un'esistenza
raccontata in versi TERME VIGLIATORE - È nato nel 1954 nel casello ferroviario 355+151 di Marina di Caulonia, Reggio Calabria, il medico Gennaro Nicolò che sta ottenendo tanto successo con le sue poesie in vernacolo. Il padre Sebastiano era un ferroviere e la mamma, la napoletana signora Carmelina De Falco, una instancabile casalinga. Il brioso scrittore è soddisfatto per aver concluso la sua ultima fatica letteraria: una commedia brillante in due atti dal titolo "Moru 'ncazzatu". E ne sintetizza la trama: «Ad un ferroviere di 48 anni gli viene proposto di autopensionarsi, in cambio otterrà 100 milioni, un titolo onorifico ed un attestato, in pergamena, di "benemerito della rotaia"». Una storia contemporanea di umiliati e offesi con la quale Nicolò manipola i sentimenti dello spettatore attraverso una appassionata, spassosa, requisitoria contro l'indifferenza, ricordandoci che il mondo è popolato di gente indifesa la cui unica arma è l'amore. Gennaro Nicolò da 20 anni fa il "medico militante". Ha iniziato la professione nella guardia medica turistica di Roccella Jonica, per poi passare a San Piero Patti, Capo d'Orlando. Medico di famiglia a Capizzi (per 14 anni) e dal 1996 a Terme Vigliatore dove abita con la moglie, la barcellonese Anna Maria Imbesi e i due giovanissimi figli, Sebastiano e Carmelina. «Una delle prime poesie – confida – l'ho composta la notte di
un 31 dicembre nella fredda stanzetta della Guardia medica di un paesino sui
Nebrodi settentrionali, S.Piero Patti. Sgretolato dalla nostalgia, l'ho dedicata
alla mia casa-casello di Marina di Caulonia». Leggiamone un minuzzolo:
"... Tuttu è fermu, immobili, stantiu, i mura tutti singati e ricamati, i
quadri di Madonna, U Rosariu e Padre Piu. E ancora 'nto chiovu su 'mpicciati in
fila e 'mpurverati, pari aieri... A bandera, a trumba e u cappellu di ferrovieri.
Mi 'ne amminu a testa 'mbascia e a passu lentu e mi pari ca da luntanu sentu...'
na canzuna, nu lamentu: Cianciunu l'occhji me' comu a 'du' viti quandu di fora
tempu su putati...". Non finisce di stupire l'estroso, creativo dottor
Nicolò. Scrive anche dei testi che il clarinettista di Terme Vigliatore,
Calogero Magistro, diplomato al conservatorio S.Cecilia di Roma che insieme al
gruppo musicale "Quinto Grado" di Barcellona mettono in musica e ne
curano l'arrangiamento. Canzoni che valgono soprattutto per l'efficacia con cui
fanno vivere vicende che stanno un pò nell'autobiografia di tutti. Dottor
Nicolò,
quanto tempo dedica ai suoi pazienti? «Dieci ore al giorno, per 5 giorni la
settimana. Poi ci sono le chiamate notturne, comprese quelle del sabato e della
domenica. Esercitare la professione di medico generico può sembrare una
diminutio. Invece quel medico non è generico, ma generale e spesso diventa
consigliere, amico di famiglia, cura gli altri e, così facendo, cura anche la
sua anima». Gazzetta del Sud - Dicembre 7, 2000 barcellona / Nuova canzone del quintetto che piace ai
giovanissimi Gazzetta del Sud - December 27, 2000
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